Pensioni, la novità del prossimo anno: ecco cosa sta per accadere

Cosa succederà alle pensioni degli italiani nel 2025? Ecco quali sono le novità e cosa aspettarsi dopo il 31 dicembre 2024.

Con la campagna elettorale in corso il governo Meloni ha fatto sparire il tema delle pensioni dall’agenda, perché l’argomento è decisamente spinoso. Eppure sono state tante le promesse fatte all’elettorato per aumentare i consensi. Molte delle quali sono rimaste disattese, va detto.

Pensioni novità
Quali sono le novità sul tema pensioni – (Blognews24.it)

Dopo alcuni sporadici provvedimenti presi, che hanno pure scontentato la platea degli interessati, ci si chiede cosa dovranno aspettarsi gli italiani e quale sarà il futuro delle loro pensioni nel 2025. La speranza è che l’esecutivo riesca a lavorare con serietà a una riforma delle pensioni strutturale che possa rivoluzionare il sistema e garantire finalmente una giusta distribuzione delle risorse ai tanti ex lavoratori del nostro Paese. A che punto siamo?

Le novità sulle pensioni 2025

Il dato certo da cui partire per poter parlare di pensioni per il 2025 è dai provvedimenti che vedranno la fine con il 31 dicembre 2024. Ci riferiamo ovviamente a quelle possibilità che attualmente permettono ai cittadini lavoratori italiani di poter accedere alle pensioni anticipate. In particolare parliamo di Opzione Donna, che comunque era stata già ampiamente ridotta rispetto al suo impianto originario, e del cosiddetto Ape Sociale.

Pensioni 2025 novità
Gli italiani aspettano novità sulle pensioni 2025, sperando siano a loro favorevoli – (Blognews24.it)

Da ricordare che per beneficiare dell’Ape da quest’anno bisogna calcolare cinque mesi in più. Cioè ne ha diritto chi ha compiuto 63 anni e 5 mesi. Ma non solo. Infatti anche l’uscita dal mondo del lavoro con 62 anni di età e 41 anni di contributi, la cosiddetta Quota 103, vedrà la fine con il 31 dicembre del 2024.

Tra l’altro questa opzione è stata rimaneggiata proponendola in una versione che penalizza ulteriormente i lavoratori. Cioè con il ricalcolo contributivo dell’assegno e un tetto all’importo del trattamento. Quali sono, quindi, gli scenari possibili per le pensioni del 2025?

Probabilmente ci sarà un niente di fatto, nel senso che il tema della riforma delle pensioni intesa come una modifica strutturale e importante, semplicemente, non sarà inserito nel DEF. Slitterà tutto al 2026? Gli esperti del Sole 24 ore temono di sì. E temono che il governo Meloni possa aggiungere un altro anno al requisito anagrafico. Oltre a ridurre l’importo degli assegni con il sistema di calcolo contributivo e col il taglio della rivalutazione per le pensioni più alte.

In sostanza tra le ipotesi su cui pare che l’esecutivo stia lavorando ci sono essenzialmente due strade da percorrere. Una riguarderebbe la proroga di Quota 103 nella versione “penalizzata”, l’altra fa riferimento alla cosiddetta Quota 104. La quale permetterebbe l’uscita dal mondo del lavoro con almeno 63 anni d’età e 41 anni di versamenti. Opzione che, tra l’altro, era presente già nella bozza dell’ultima manovra ma che poi il governo Meloni aveva eliminato in favore della Quota 103.

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