Per tanti automobilisti il semaforo giallo all’incrocio rappresenta un dilemma. Come cavarsela in casi come questi? La parola a un esperto.
Come comportarsi davanti a un semaforo giallo? Passare o non passare? Il dubbio per gli automobilisti a volte si fa amletico. Di fronte alla classica luce gialla del semaforo che regola gli incroci spesso non si sa bene cosa fare.
Premere sull’acceleratore prima che scatti il rosso, frenare al centro dell’incrocio oppure procedere col mezzo ad andatura cauta? Negli Stati Uniti, che come al solito sono più avanti di noi, hanno assegnato pure un nome alla perplessità dell’automobilista: Dilemma Zone ovvero “zona dilemma”. Indubbiamente ciascuna di queste scelte non è indolore sul piano del rischio pratico.
Se arrestiamo improvvisamente potremmo provocare un tamponamento. Ma anche andare lentamente potrebbe esporci al rischio di uno scontro perpendicolare tra due macchine (il cosiddetto T-bone). Mentre se acceleriamo rischiamo di danneggiare, se va bene, le nostre tasche visto che potremmo prenderci una bella multa. Il dilemma rimane: che fare quando scatta il semaforo giallo?
Dilemma del semaforo giallo: come dobbiamo comportarci?
Ci vuole davvero poco, in sostanza, per mettere a rischio la nostra incolumità personale, quella del nostro mezzo di trasporto o del nostro portafoglio. Hesham Rakha, direttore del Center for Sustainable Mobility del Virginia Tech Transportation Institute, ha definito la “Dilemma Zone” come il punto che non lascia scelta all’automobilista, che non può fermarsi ma nemmeno attraversare l’incrocio.
In genere nel mondo il semaforo giallo dura 4,2 secondi su una strada con il limite di velocità di 50 km/h. Invece le strade con limiti maggiori hanno durate più lunghe per quel che riguarda il colore giallo. Per decidere sul da farsi un automobilista impiega mediamente un secondo e altri 3,2 secondi per arrestare l’auto in sicurezza. Si tratta di una tempistica che naturalmente non prende in considerazione le reali condizioni del manto stradale e dell’automobile coinvolta.
Rakha auspica che si progetti il tempo del semaforo giallo in maniera che la stragrande maggioranza degli automobilisti (tra 90% o il 95%) non si venga a trovare nella famigerata Zona Dilemma. «Tuttavia – spiega l’esperto – più il tempo del giallo si allunga, più aumenta il tempo di blocco del traffico». Questo vuol dire che un maggior numero di automobilisti si troverà davanti un semaforo lungo. Il che aumenterà, tra le altre cose, l’inquinamento ambientale.
Un altro suggerimento da parte di Rakha e del suo team è quello di integrare i comuni semafori con luci di avvertimento per avvisare gli automobilisti dell’imminente cambio del colore verde. Un’altra idea sarebbe quella di aggiungere al cruscotto della macchina un dispositivo capace di comunicare coi semafori, in maniera da rendere meno azzardata – e dunque meno rischiosa – la decisione del conducente.